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Nuovo Data Center Cloud in Italia grazie a IBM

By 7 July 2015#!30Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +0200p3630#30Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +0200p-11Europe/Rome3030Europe/Romex30 25am30am-30Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +0200p11Europe/Rome3030Europe/Romex302023Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +02003211329amMonday=136#!30Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +0200pEurope/Rome9#September 25th, 2023#!30Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +0200p3630#/30Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +0200p-11Europe/Rome3030Europe/Romex30#!30Mon, 25 Sep 2023 11:32:36 +0200pEurope/Rome9#News
Nuovo Data Center Cloud

Nuovo Data Center Cloud in Italia grazie a IBM

La Big Blue ovvero la multinazionale statunitense IBM, ha deciso di finanziare un nuovo Data Center Cloud investendo per l’innovazione del nostro paese. Ne parlano, per IBM Italia, il General Manager Global Technology Services, Enrico Cereda e il Cloud Services Specialist, Nicolò Lorenzoni.

“Questo Data Center è la testimonianza che siamo riusciti a trasmettere un messaggio importante alla corporation: l’Italia è un Paese che nei prossimi anni ripartirà soprattutto dalla tecnologia. Noi ci crediamo fortemente”, afferma Cereda in un’intervista a Wired.

IBM, la multinazionale statunitense, ha deciso di investire proprio l’innovazione con un finanziamento da 50 milioni di dollari per creare un nuovo Data Center Cloud in Italia. L’obiettivo è supportare la crescita economica, ormai diventata impossibile senza uno sviluppo digitale completo. In questo settore, dove l’Italia è ancora indietro, i numeri ci parlano: i dati forniti da Confindustria registrano un gap di 25 miliardi rispetto all’Unione Europea. Ma grazie anche a Big Blue la situazione potrebbe cambiare. “IBM sta investendo in Italia per due motivi”, spiega Enrico Cereda, General Manager Global Technology Services di IBM Italia, “primo: perché crediamo che avere una vasta rete globale di data center localizzati in vari paesi sia un fattore determinante nell’ambito della nostra strategia cloud. Secondo: pensiamo che le aziende italiane, le pubbliche amministrazioni così come le imprese del settore pubblico ne trarranno beneficio e svilupperanno intorno al data center delle soluzioni che permetteranno all’economia di crescere”.

Il nuovo Data Center, inaugurato il 16 giugno  nell’hinterland milanese, è ubicata nell’area tra Cornaredo e Settimo Milanese. La nuova infrastruttura si unisce a quelle europee di Londra, Parigi, Francoforte Amsterdam e Almere. Inoltre, Il complesso è collocato in una zona altamente sicura per quanto riguarda sismicità e resistenza ad altre catastrofi naturali, mentre  la sua progettazione è stata curata per un assicurato rispetto dell’ambiente.

“È importante più per i nostri clienti che per noi”, prosegue il manager IBM, “quantificare l’impatto del cloud nelle aziende è difficile. Ma c’è una diretta correlazione tra la crescita del loro fatturato e l’aumento dei loro investimenti nel settore dell’information technology, che garantisce velocità ed efficienza”. Gli specialisti affermano che è quindi l’ora di migrare sulla grande nuvola.

“Un altro risvolto positivo – è che porteremo lavoro in Italia: oggi la mia divisione, la Global Technology Services, inserisce 50 neolaureati ogni trimestre. Questo significa acquisire competenze ed esperienze fondamentali in prospettiva futura”, afferma sempre Cereda.

Il manager italiano ha sottolineato anche come il cloud sia uno dei settori primari su cui si deva  investire per la crescita economica dell’Italia, per le grandi ma anche per le piccole e medie imprese.

Secondo i responsabili di IBM, in quattro o cinque anni le aziende italiane, avranno trasferito le loro infrastrutture informatiche sul cloud. I dati e le informazioni non risiederanno più su server e su storage di proprietà delle singole aziende, ma saranno custoditi e resi disponibili da Data Center “pubblici”. Grazie all’investimento di IBM e la realizzazione del nuovo Data Center, i dati e le informazioni delle aziende italiane risiederanno nel territorio nazionale senza il bisogno di altri Data Center, fin’ora ovunque nel mondo, consentendo un maggior controllo e sicurezza degli stessi.

Il Cloud in Italia: si aggiornano i modelli e il mercato cresce

Cresce del 25% nel 2015 il mercato Cloud in Italia e si stima che sia destinato a raggiungere un valore pari a 1,51 miliardi di euro. Contribuiscono a questa stima soprattutto gli investimenti dedicati alla Cloud Enabling Infrastructure, ovvero quelli impiegati per aggiornare il patrimonio infrastrutturale e applicativo già esistente in azienda, che valgono in italia 1,05 miliardi di euro e crescono del 21%, e quelli dedicati al Public Cloud, stimabili in 460 milioni di euro, in crescita del 35% anno su anno.

Riguardo la diffusione del Cloud nelle Pmi, nell’ultimo anno la ricerca dell’Osservatorio Cloud & Ict as a Service del Politecnico di Milano evidenzia che la spesa in public cloud delle piccole e medie imprese, è cresciuta ad un ritmo superiore rispetto al mercato nel suo complesso, pari a un incremento del 70%, aumentandone l’incidenza relativa che oggi è pari al 10%. Il mercato, tuttavia, è ancora limitato e vale circa 46 milioni di euro.

 

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