{"id":1909,"date":"2015-09-18T16:43:07","date_gmt":"2015-09-18T14:43:07","guid":{"rendered":"http:\/\/blog.next-data.com\/?p=1909"},"modified":"2023-09-25T15:10:35","modified_gmt":"2023-09-25T13:10:35","slug":"libreoffice-in-piu-di-150000-computer-della-difesa","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.next-data.com\/en\/libreoffice-in-piu-di-150000-computer-della-difesa\/","title":{"rendered":"LibreOffice in pi\u00f9 di 150000 computer della Difesa"},"content":{"rendered":"
Firmato da Sonia Montegiove, Presidente dell\u2018Associazione LibreItalia Onlus, e Ruggiero Di Biase, Ammiraglio di Divisione e Dirigente Generale Responsabile dei Sistemi Informativi Automatizzati del Ministero della Difesa, l\u2018accordo di collaborazione per l\u2018adozione da parte della Difesa di LibreOffice quale pacchetto di produttivit\u00e0 open source per l\u2019Office Automation. Con l\u2018adozione di LibreOffice la Difesa aderisce al DL n. 83 del 22 giugno 2012<\/a>, che dispone per le P.A. l\u2019obbligo di preferenza per il software di tipo open source rispetto a quello proprietario.<\/p>\n L\u2018implementazione di LibreOffice<\/strong> verr\u00e0 gestita in stretta collaborazione tra le due organizzazioni, sulla base del protocollo di riferimento redatto da The Document Foundation e secondo le migliori pratiche dei pi\u00f9 importanti progetti a livello globale. Nell\u2019ambito dell\u2019accordo, la Difesa<\/strong> svilupper\u00e0 i contenuti didattici per una serie di corsi di formazione online su LibreOffice, che verranno rilasciati alla comunit\u00e0 con licenza Creative Commons, mentre i soci LibreItalia gestiranno a titolo volontario alcune attivit\u00e0 di comunicazione e di formazione verso i formatori interni dell\u2019organizzazione.<\/p>\n Tale iniziativa consentir\u00e0 alla Difesa di rendersi indipendente dal software proprietario per le applicazioni rivolte alla produttivit\u00e0 individuale e di adottare il formato dei documenti standard e aperto Open Document Format <\/strong>(ODF<\/strong>).<\/p>\n Il progetto segue analoghe esperienze gi\u00e0 effettuate dalle pubbliche amministrazioni di altri Paesi Europei quali Francia, Olanda, Spagna, Germania e Regno Unito.<\/p>\n In Italia, la Difesa<\/strong> \u00e8 la prima pubblica amministrazione a livello centrale che si accinge a migrare al software open source per la produttivit\u00e0, mentre a livello periferico ci sono esperienze consolidate in diversi enti italiani quali Regione Emilia Romagna, Province di Perugia, Cremona, Macerata, Bolzano e Trento, Comuni di Bologna, Piacenza e Reggio Emilia, Ospedale Galliera di Genova, ASL 5 del Veneto, eccetera.<\/p>\n Il progetto di implementazione inizier\u00e0 ad ottobre 2015 con il primo corso di formazione e si concluder\u00e0 entro la fine del 2016.<\/p>\n