{"id":1863,"date":"2015-07-07T18:43:33","date_gmt":"2015-07-07T16:43:33","guid":{"rendered":"http:\/\/blog.next-data.com\/?p=1863"},"modified":"2023-09-25T11:32:36","modified_gmt":"2023-09-25T09:32:36","slug":"nuovo-data-center-cloud-in-italia-grazie-a-ibm","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.next-data.com\/en\/nuovo-data-center-cloud-in-italia-grazie-a-ibm\/","title":{"rendered":"Nuovo Data Center Cloud in Italia grazie a IBM"},"content":{"rendered":"

Nuovo Data Center Cloud in Italia grazie a IBM<\/h3>\n

La Big Blue ovvero la multinazionale statunitense IBM, ha deciso di finanziare un nuovo Data Center Cloud investendo per l\u2019innovazione del nostro paese. Ne parlano, per IBM Italia<\/a>, il General Manager Global Technology Services, Enrico Cereda e il Cloud Services Specialist, Nicol\u00f2 Lorenzoni.<\/p>\n

“Questo Data Center \u00e8 la testimonianza che siamo riusciti a trasmettere un messaggio importante alla corporation: l’Italia \u00e8 un Paese che nei prossimi anni ripartir\u00e0 soprattutto dalla tecnologia. Noi ci crediamo fortemente\u201d, afferma Cereda in un\u2019intervista a Wired.<\/p>\n

IBM, la multinazionale statunitense, ha deciso di investire proprio l\u2019innovazione con un finanziamento da 50 milioni di dollari per creare un nuovo Data Center Cloud in Italia<\/strong>. L\u2019obiettivo \u00e8 supportare la crescita economica, ormai diventata impossibile senza uno sviluppo digitale completo<\/strong>. In questo settore, dove l\u2019Italia \u00e8 ancora indietro, i numeri ci parlano: i dati forniti da Confindustria registrano un gap di 25 miliardi rispetto all\u2019Unione Europea. Ma grazie anche a Big Blue la situazione potrebbe cambiare. \u201cIBM sta investendo in Italia per due motivi\u201d, <\/strong>spiega Enrico Cereda, General Manager Global Technology Services di IBM Italia, \u201cprimo: perch\u00e9 crediamo che avere una vasta rete globale di data center localizzati in vari paesi sia un fattore determinante nell\u2019ambito della nostra strategia cloud. Secondo: pensiamo che le aziende italiane, le pubbliche amministrazioni cos\u00ec come le imprese del settore pubblico ne trarranno beneficio e svilupperanno intorno al data center delle soluzioni che permetteranno all\u2019economia di crescere\u201d<\/strong>.<\/p>\n

Il nuovo Data Center, inaugurato il 16 giugno\u00a0 nell\u2019hinterland milanese, \u00e8 ubicata nell\u2019area tra Cornaredo e Settimo Milanese. La nuova infrastruttura si unisce a quelle europee di Londra, Parigi, Francoforte Amsterdam e Almere. Inoltre, <\/strong>Il complesso \u00e8 collocato in una zona altamente sicura per quanto riguarda sismicit\u00e0 e resistenza ad altre catastrofi naturali, mentre\u00a0 la\u00a0sua progettazione \u00e8 stata curata per un assicurato rispetto dell\u2019ambiente.<\/p>\n

\u201c\u00c8 importante pi\u00f9 per i nostri clienti che per noi\u201d<\/strong>, prosegue il manager IBM, \u201cquantificare l\u2019impatto del cloud nelle aziende \u00e8 difficile. Ma c\u2019\u00e8 una diretta correlazione tra la crescita del loro fatturato e l\u2019aumento dei loro investimenti nel settore dell\u2019information technology<\/em>, che garantisce velocit\u00e0 ed efficienza\u201d<\/strong>. Gli specialisti affermano che \u00e8 quindi l\u2019ora di migrare sulla grande nuvola.<\/p>\n

“Un altro risvolto positivo – \u00e8 che porteremo lavoro in Italia: oggi la mia divisione, la Global Technology Services, inserisce 50 neolaureati ogni trimestre. Questo significa acquisire competenze ed esperienze fondamentali in prospettiva futura”, afferma sempre Cereda.<\/strong><\/p>\n

Il manager italiano ha sottolineato anche come il cloud sia uno dei settori primari su cui si deva \u00a0investire per la crescita economica dell\u2019Italia, per le grandi ma anche per le piccole e medie imprese.<\/p>\n

Secondo i responsabili di IBM, in quattro o cinque anni le aziende italiane, avranno trasferito le loro infrastrutture informatiche sul cloud. I dati e le informazioni non risiederanno pi\u00f9 su server<\/a> e su storage di propriet\u00e0 delle singole aziende, ma saranno custoditi e resi disponibili da Data Center “pubblici”. Grazie all\u2019investimento di IBM e la realizzazione del nuovo Data Center, i dati e le informazioni delle aziende italiane risiederanno nel territorio nazionale senza il bisogno di altri Data Center, fin\u2019ora ovunque nel mondo, consentendo un maggior controllo e sicurezza degli stessi.<\/p>\n

Il Cloud in Italia: si aggiornano i modelli e il mercato cresce<\/strong><\/p>\n

Cresce del 25% nel 2015 il mercato Cloud in Italia e si stima che sia destinato a raggiungere un valore pari a 1,51 miliardi di euro. Contribuiscono a questa stima soprattutto gli investimenti dedicati alla Cloud Enabling Infrastructure, ovvero quelli impiegati per aggiornare il patrimonio infrastrutturale e applicativo gi\u00e0 esistente in azienda, che valgono in italia 1,05 miliardi di euro e crescono del 21%, e quelli dedicati al Public Cloud, stimabili in 460 milioni di euro, in crescita del 35% anno su anno.<\/p>\n

Riguardo la diffusione del Cloud nelle Pmi, nell\u2019ultimo anno la ricerca dell\u2019Osservatorio Cloud & Ict as a Service del Politecnico di Milano evidenzia che la spesa in public cloud<\/em> delle piccole e medie imprese, \u00e8 cresciuta ad un ritmo superiore rispetto al mercato nel suo complesso, pari a un incremento del 70%<\/strong>, aumentandone l\u2019incidenza relativa che oggi \u00e8 pari al 10%. Il mercato, tuttavia, \u00e8 ancora limitato e vale circa 46 milioni di euro.<\/p>\n

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